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Come sono fatti gli occhi delle mosche e delle libellule? 04/04/2010

Posted by mondoscienze in Biologia.
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Le mosche, come moltissimi altri insetti, vedono grazie ad occhi composti. Gli occhi composti sono formati da migliaia (una decina di migliaia nella libellula) di occhi elementari (ommatidi), ciascuno dei quali è in una posizione fissa.
Gli ommatidi degli insetti diurni sono completamente isolati l’uno dall’altro  e ciascuno di essi  percepisce la luce proveniente da una porzione di oggetto posta direttamente di fronte e di superficie limitata, dando così un’immagine parziale dell’oggetto posto nel campo visivo; di conseguenza, tutti gli ommatidi insieme danno l’immagine intera! Ne risulta che ciò che entra nel campo visivo di un insetto appare costituito da tantissime, piccole immagini di porzioni singole dell’oggetto visto, poste l’una accanto all’altra come le tessere di un puzzle (visione per apposizione).

Chiaramente questo fa sì che gli insetti con molti ommatidi (soprattutto mosche e libellule), siano capaci di percepire anche movimenti minimi (per questo è difficile “acchiappare mosche”! :)), ma la visione non è molto nitida. In molti insetti notturni invece ogni ommatidio non è completamente isolato da quelli adiacenti, per cui ciascuno di essi forma immagini di zone più estese e l’immagine finale deriva dalla sovrapposizione di più immagini parziali (visione per sovrapposizione).
Se vuoi immedesimarti nei panni di un insetto, apri un’immagine con paint, ingrandiscila di molto e vedrai tutti i pixel quadrati, ossia un’immagine “sgranata”. Immagina che i quadrati siano tanti piccoli esagoni (spesso gli ommatidi sono esagonali se molto numerosi) o piccoli cerchi (circolari se poco numerosi) ed è fatta. 🙂


Inoltre, gli insetti possono anche avere ocelli, occhi primitivi, presenti in numero di tre, meno frequentemente due (a volte assenti), che però non percepiscono le immagini, bensì reagiscono all’intensità della luce, la qual cosa è di fondamentale importanza per l’orientamento.
Per quanto riguarda la percezione del colore, è diversa dalla nostra perchè loro riescono anche a vedere l’ultravioletto, che noi non vediamo.

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